Negli ultimi decenni, molti autori contemporanei hanno studiato l’impatto del digitale sul tradizionale regime di proprietà intellettuale e, più in generale, sul modo di generare creatività e innovazione.
In un mondo in cui l’opera è smaterializzata e non necessita di alcun supporto fisico per essere diffusa, sono in molti a domandarsi come faccia a funzionare un sistema originariamente basato sull'idea di copia materiale.
A questa evidenza si affianca inoltre lo sviluppo di tecnologie il cui ciclo di vita è così breve che il sistema di tutele tradizionali della proprietà intelettuale (considerata nella sua accezione più ampia) da molti studiosi è considerato un elemento divenuto bloccante per i processi innovativi, tradendo la finalità originaria che lo ha originato.
Il diritto non ha ancora elaborato delle risposte complete e pienamente rispondenti a tutte le sfide che lo sviluppo tecnologico e culturale contemporaneo pongono, ma il dibattito è di grande stimolo e necessita di un approfondimento e studio continuo.