Questa breve guida si rivolge non tanto al designer che ha acquisito una grande reputazione e che è capace di distinguere con il proprio nome o marchio qualsiasi prodotto, quanto al designer “tra i tanti”: a colui che lavora più spesso in autonomia che come dipendente; a colui che crea per conto terzi o per conto proprio e infine a chi studia per diventare designer.
L’obiettivo della guida è quello di trasformare il disagio per la debolezza contrattuale del designer “tra i tanti” in qualcosa di positivo. Il designer è uno dei soggetti a cui l’ordinamento conferisce diversi strumenti di tutela per le proprie creazioni, eppure, i designer “tra i tanti” quasi mai ne fanno uso.