Studio che rivela il ruolo guida delle aziende e delle università europee e statunitensi nello sviluppo di nuove materie plastiche che sono più facili da riciclare o compostare e/o sono realizzate da fonti non fossili.
L'Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha pubblicato un recente studio intitolato “Patents for tomorrow’s plastics. Global innovation trends in recycling, circular design and alternative sources” (“Brevetti per la plastica di domani: tendenze dell'innovazione globale nel riciclo, design circolare e fonti alternative, famiglie di brevetti internazionali (IPF) di alto valore”), nel quale viene presentata un'analisi completa dei dati brevettuali nel periodo 2010-2019 focalizzata sulle soluzioni che aiutano la transizione verso un'economia circolare per la plastica.
Questi i punti essenziali dello studio:
1) Europa e Stati Uniti guidano l'innovazione nel riciclaggio della plastica e nelle tecnologie plastiche alternative.
2) Il più alto livello di attività brevettuale è riferito al riciclaggio chimico e biologico.
3) La ricerca fondamentale è la chiave per ulteriori progressi nel campo del riciclo chimico e biologico. I risultati della ricerca europea rappresentano un buon potenziale per portare nuove tecnologie sul mercato.
4) Pur rappresentando meno del 3% della domanda totale per le materie plastiche in Europa (PlasticsEurope, 2020), il settore sanitario rappresenta l'industria più importante in termini di numero di brevetti nelle bioplastiche.
Link utili
Report completo [.pdf]