News 19.12.2013

Osservatorio Unioncamere Brevetti Marchi e Design

Il 5 dicembre si è tenuto a Milano il “Forum dell’Innovazione delle Camere di commercio”, organizzato da Unioncamere con la collaborazione della Camera di commercio del capoluogo lombardo. In quest'occasione sono stati resi noti i dati sui brevetti italiani in Europa.

Questi alcuni dati presentati:

I soggetti che contribuiscono maggiormente alla produzione di brevetti in Italia sono le imprese, con una quota di domande pubblicate nel periodo 1999-2012 che raggiunge l’85,8%. Il restante 14,2% è suddiviso fra inventori - persone fisiche (il cui apporto è del 10,3%), Enti (con il 2,5% delle domande di brevetto) e infine gli stranieri cointestatari (pari al 1,4% del totale). L’attività brevettuale degli Enti e Università è in costante aumento – passando da una quota del 1,0% del 1999 al 3,2% del 2012, con un picco nel 2011 pari al 3,6% del totale delle domande italiane.

Il profilo tecnologico dell’Italia può essere derivato utilizzando la tavola di concordanza tecnologica dell’OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) che suddivide le tecnologie in 35 campi di applicazione. In base a questa classificazione, le imprese italiane hanno svolto attività brevettuale prevalentemente su Packaging (8.5% delle domande), Trasporti (7,2%), Ingegneria civile (6,4%) e Altre macchine speciali (6,1%).

Dal canto loro, gli enti di ricerca e le università sono invece stati coinvolti soprattutto nello sviluppo tecnologico di Biotecnologie (19,3% delle domande ), Prodotti farmaceutici (11,9%), Strumenti e tecnologie di misura (9,8%), chimica organica fine (7,7%) e tecnologie medicali (7,2%). Da questa mappa emerge la forte divergenza fra lo sviluppo tecnologico delle imprese italiane rispetto all’attività della ricerca pubblica: il sistema produttivo potrebbe quindi beneficiare di un più stretto rapporto tra chi sviluppa alta tecnologia e chi potrebbe trasformarla in prodotti di mercato ad elevato valore aggiunto o in processi industriali innovativi.

Approfondimenti sul sito di Unioncamere: http://www.unioncamere.gov.it/